sabato 29 settembre 2007

Shock Biologico



E’ da cinque anni ormai che non mi ammalo più di influenza.

L’altro ieri ho avuto solo un pesante raffreddore, eppure non potevo fare a meno di sentirmi un malato al pari dei nemici di Bioshock.

L’acqua (mai vista di cosi bella) abbandona il suo ruolo di agente purificatore e si trasforma in una sostanza putrida, un peso opprimente che grava sulle teste di chi ha cercato di nascondersi dal mondo creandosene uno interiore.

Cercare solo nella propria interiorità la felicità ignorando quello che succede in superficie porta alla pazzia prima e all’auto distruzione dopo.

Questo è quello che si prova facendo un giro per Rapture. Sembra di immergersi nel subconscio di qualcuno che ha tentato di spingersi troppo in la scavando troppo in se stesso.

Poesia fatta a immagini? Molte volte ho trovato questa espressione una facile scappatoia per giustificare i proprio gusti. Eppure quello che ho visto nel monitor è poesia fatta ad immagini.

Sembra strano pensare che possa essere cosi, vedere della poesia in persone sfigurate e palombari giganti che accarezzano bambine abominevoli. Eppure non so come altro descrivere il misto di sensazioni che si accavallano nel mio stomaco quando interagisco con un mondo virtuale come questo.

Un viaggio nel subconscio dicevo. Si un viaggio nel fondo degli abissi, che allo stesso tempo simboleggia il lato più egoistico e superbo dell’uomo. Il lato dove risiedono i suoi sogni più reconditi che spesso sono di potere e supremazia.
Ma come dicevo prima i sogni di potere e supremazia portano all’auto distruzione, se non alla distruzione dell’intera società.

E noi che ci immergiamo da estranei siamo obbligati ad assumere questi sogni, modificando il nostro corpo per sopravvivere in questo mondo di schizzati e automi.

Sembra strano trovare tante allegorie dell’essere umano in un gioco. Ma questo può succedere!

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