domenica 15 marzo 2009

Personaggio della Settimana: Gabriel Knight


Nome: Gabriel Knight
Genere: Essere Umano
Sesso: M
Professione: Scrittore/ Cacciatore di Ombre (Shattenieger)
Giochi nel quale compare: Gabriel Knight: Sins of the Fathers (1993), Gabriel Knight 2: The Beast Within (1995), Gabriel Knight 3: Il mistero di Rennes-le-Château (1999)
Segni particolari: scrittore di romanzi horror pur essendo a mericano e vivendo a New Orleans ha radici mitteleuropee. Appartiene ad una famiglia di cacciatori di ombre (detti Shattenieger). Possiede un medaglione e un coltello entrambi d’oro, dotati di poteri mistici che allontanano le entità malvage.
Link di riferimento: http://it.wikipedia.org/wiki/Gabriel_Knight

E’ abbastanza facile notare come un personaggio come Gabriel Knight sia stato concepito e creato da una donna. La mitica Jane Jensen ha dato corpo ad un ritratto del classico “uomo visto dalle donne”. Simpatico e intelligente ma allo stesso tempo maschilista pigro e disordinato. Tutto cio in netto contrasto con la sistematica compagna/amica Grace Nakimura (alter ego della stessa Jane mi viene da pensare): topo da biblioteca, ordinata, metodica e saggia. La dove Gabriel non vuole impegnarsi perché “uomo d’azione” ci pensa lei.




Gabriel, al contrario di molti eroi dei videogiochi, non solo risulta non esente da difetti ma soprattutto non è indipendente. Non è il solito idraulico che va a salvare la principessa, è un burbero molto sicuro di se che ha bisogno di una controparte che gli faccia da supporto nelle sue imprese. Non a caso nei giochi della saga il giocatore interpreta sia i ruoli di Gabriel che di Grace, proprio per mettere in risalto questa completezza della coppia. In un certo senso la vera protagonista di questi giochi è proprio questa coppia formata da un uomo e una donna che si completano ma che non riescono a consolidare il rapporto amoroso che è in loro latente.



E’ proprio il rapporto conflittuale che hanno i due personaggi a renderli umani e non idealizzati o stilizzati come invece capita in molti videogiochi.
In effetti di designer donna non se ne vedono tanti in questo settore, e ciò è forse uno peccato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good